Documento di sintesi gruppo Aria

Da Rete Comitati Veneto.

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 a cura di Paolo Lugnan


- Incenerimento dei rifiuti : si boccia questa politica in quanto contraddittoria a quella del riciclo, riuso e corretto utilizzo delle materie prime. Analogamente si richiede la revoca del Decreto Clini che autorizza la combustione di rifiuti nei cementifici. Si denuncia il fatto che oltre al pericolo della combustione di sostanze tossiche, o che tali diventano dopo il trattamento termico, al cemento così prodotto si aggiungono sostanze, in percentuali rilevanti, tossico-nocive.
 In questo senso va rigettata l'espressione di "opere di interesse strategico" che in verità giustifica qualsiasi abuso. Va, invece, data grande evidenza alle Valutazioni di Impatto Ambientale (da poco assoggettate ad un controllo del conflitto di interesse dei membri appartenenti alle Commissioni).
- Informazione e formazione: Grande importanza viene data a questi strumenti veicolati tramite la rete dei Comitati per diffondere la conoscenza dei dati e dei reati ambientali (a questo proposito è stata manifestata l'esigenza di una eventuale copertura legale): la rete dei Comitati anche come utile "sirena di allarme", che evidenzi l'eventuale latitanza delle istituzioni preposte ad allertare le popolazioni nei casi di superamento delle "soglie di allarme" che metta in pericolo la salute umana (così come previsto dalla normativa comunitaria da noi recepita con il D.Lgs. 155 del 13.08.2010).

- Piano educativo rivolto alle giovani generazioni: Importante, anche se più di medio-lungo termine. Un progetto ben strutturato di sensibilizzazione ai temi ambientali che si rifletta positivamente nei comportamenti dei genitori, correggendoli.

-  Pubblicazione del nuovo Piano di Risanamento dell'Atmosfera: l'ultimo è del 2004, si stigmatizza che senza un rientro nei limiti almeno europei (quelli dell'O.M.S. che guardano oggettivamente alla salute umana senza condizionamenti politici sono molto più stretti) si deve vietare ogni autorizzazione a nuove emissioni, specialmente se si tratta di combustione di rifiuti o biomasse.

- No alla combustione incontrollata dei residui vegetali in agricoltura. Anche operazioni banali come la bruciatura dei tralci di vite dopo la vendemmia, se le coltivazioni sono pesantemente trattate con prodotti chimici, può provocare l'immissione in atmosfera di sostanze tossiche che si sommano ai normali residui della combustione.

- No all'uso, in agricotura e nella manutenzione del verde, dei pesticidi: molecole di sintesi, non esistenti in natura, che in maniera diretta o indiretta espongono tutti gli esseri viventi, uomo compreso, al rischio di malattie acute e croniche.

- No agli incentivi della Regione Veneto per caldaie a biomasse.

- No alla costruzione di grandi centrali di produzione di energia specialmente se a biomasse.

- Si ad incentivi per la conversione a metano o elettricità dei veicoli, con particolare riferimento ai mezzi del trasporto pubblico.

- Si ad incentivi miranti alla sostituzione di caldaie inquinanti con sistemi di riscaldamento a basso impatto ambientale.

- Si alla ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici esistenti, preferibilmente mediante coibentazione con materiali naturalicon un maggior uso del solare termico e delle pompe di calore.

- No al taglio all'ingiustificato degli alberi, Si alla salvaguardia e all'aumento degli alberi in ambito urbano e agricolo

- Si ritiene necessaria un'analisi quantitativa del danno sanitario provocato dall'inquinamento dell'aria. L'ultimo rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, Air Quality 2014, stima in 64.000 le morti premature, in Italia, dovute alle sole polveri sottili (PM 10), a queste perdite sono da sommarsi i costi delle cure delle varie patologie connesse. In questo panorama si inseriscono le inquietanti prospettive di involuzione (sono previsti tagli per 6 miliardi nei prossimi due anni) del Sistema Sanitario Nazionale, che, una volta che siano eliminate storture e inefficienze nella sua struttura , rappresenta una conquista: quella del diritto alla salute per tutti i cittadini, sancito dalla nostra Costituzione.

- Rappresentanza politica nelle pubbliche amministrazioni: i Comitati dovrebbero costituire una forza di pressione che trovi giustificazione nelle esigenze di cambiamento e di tutela delle future generazioni da parte della popolazione amministrata. La creazione di vincoli che i candidati siano tenuti a rispettare per arrivare a comportamenti più coerenti col buon senso (rispettare alberi e zone verdi, ad esempio) e la legalità.