Don Albino Bizzotto - Introduzione

Moderatore: spartacovitiello

Don Albino Bizzotto - Introduzione

Messaggioda comitativeneto » 06/12/2014, 9:01

Grazie vivissime a tutti voi, non solo perché ci troviamo qui a condividere un percorso che riteniamo necessario, ma anche perché desidero esprimere una forte riconoscenza per lo specifico impegno di ognuno per le lotte che sta portando avanti.

Una breve premessa. Siamo qui perché siamo dentro a un’emergenza globale e a un’emergenza locale riguardo al rapporto personale e collettivo con la Terra.

Tutti siamo impegnati nel nostro quotidiano secondo le specificità di ogni comitato, ma apparteniamo anche a un impegno collettivo, che ci lega con quanti nel mondo lavorano per il rispetto e la cura del pianeta e per la convivenza di tutti, singoli e popoli, con il riconoscimento della dignità e della giustizia per ogni persona.

Il nostro incontro non è per arrivare a un documento da distribuire e basta, ma attivare una serie di percorsi per approfondire la nostra conoscenza e coscienza della realtà e per sentirci coinvolti con tutti, nella forma più trasversale possibile.

Perché mai come oggi la salvezza, ripeto salvezza, nostra e del futuro è legata al comportamento quotidiano della gran massa della popolazione mondiale.

Non abbiamo alternative alla fiducia e al coinvolgimento con tutte le persone disponibili, perché la realtà scavalca anche la nostra fantasia.

È doveroso, sacrosanto portare avanti con determinazione le nostre lotte, ma in collegamento e per affrontare tutta la realtà che riguarda tutti. Probabilmente, per alcune persone prevenute sulle nostre appartenenze politiche, allargare l’orizzonte sulle emergenze drammatiche del pianeta potrebbe diventare una risorsa in più.

C’è il rischio per tutti in questo momento di essere bloccati, direi ipnotizzati, dal peso e dalla paura della crisi, sempre più attorcigliata su se stessa, dalla quale si pretende di uscire ancora con la stessa crescita distruttiva che l’ha procurata. Con questo non voglio dire che questa è l’unica strada e che altre forme di impegno politico non siano importanti. In questi giorni ho cercato di aggiornarmi su alcuni problemi del Pianeta riguardo ai cambiamenti climatici, l’aumento lineare dell’anidride carbonica, il riscaldamento globale, l’acidificazione e l’inquinamento degli oceani con veri e propri arcipelaghi compatti di rifiuti, in particolare plastica.

Acqua, aria, cibo: è tutto ad altissimo rischio globale e in tempi molto più brevi del previsto. Ho cercato i dati dai risultati delle ricerche fatte dalle grandi agenzie internazionali:

IPCC (Gruppo intergovernativo per i cambiamenti climatici - 772 scienziati )

WMO (Organizzazione mondiale della metereologia)

PNUA (Programma Nazioni Unite per l’Ambiente)

IPSO (Programma internazionale sullo stato degli oceani).

Siamo davanti a un’ora X di irreversibilità, una vera e propria mutazione di era geologica. Gli scienziati non riescono a capacitarsi perché governi ed enti locali non prestino attenzione e non si preoccupino per la gravissima situazione in cui versa la Terra. Per questo vi prego di leggere con molta attenzione il contributo di David Molineaux, che ho trovato su Adista, perché pone il vero problema per tutti: la Terra da strumento dell’iniziativa, della tecnologia e della padronanza assoluta dell’uomo a Terra fine principale di tutta l’attività umana per garantire vita e futuro. È una rivoluzione radicale che viene richiesta : “La Terra è primaria per la vita. Tutto ciò che è umano, nonostante tutta la sua nobiltà e trascendenza, è un derivato”. Vuol dire che per agire prima di tutto devo sempre chiedermi che ne viene alla Terra, perché possa espletare la sua funzione rispetto alla vita di tutti gli esseri e rispetto agli equilibri delle relazioni tra i vari elementi. Anche per noi non sarà un cambio automatico né poco impegnativo.
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